E’ arrivata la primavera ormai, però qualche profumo d’inverno c’è ancora… e quindi perché non prenderne un po’ e metterlo in vaso?
Approfittando di una cassa di agrumi siciliani biologici che mi sono stati regalati, ho deciso di provare a fare la marmellata di arance.
Ho letto diverse ricette su alcuni libri che ho in casa e altre sul web: quasi tutte richiedevano però la macerazione delle arance o delle lavorazioni lunghe… come ormai sapete, il mio tempo “libero” è davvero poco, quindi stavo per rinunciare all’impresa.
Per fortuna mi è venuta in aiuto Alessandra Nodari, cuoca e proprietaria del Loghino Vittoria (http://www.loghino.net/), un agriturismo di Gazoldo degli Ippoliti (MN), dove amo andare a mangiare, sia per la cura e la qualità dei piatti che per l’atmosfera e l’accoglienza riservata ai clienti. Lei mi ha dato la sua ricetta “veloce” e io, visto l’ottimo risultato, la giro a voi.
Ingredienti (3 vasetti):
1 kg di arance bio
700 g d’acqua
700 gr di zucchero semolato
Lavate molto bene le arance. Con un coltellino molto affilato, o con un pelapatate, togliete delicatamente la buccia (no parte bianca) e tagliatela a lamelle sottili. Pelate le arance, togliete i semi e le farti bianche fibrose e spezzettate gli spicchi.
Mettete polpa e tocchetti di scorza in una pentola, aggiungete l’acqua e fate bollire lentamente, schiumando di tanto in tanto con un mestolo forato, fino a ridurre a 1/4.
A questo punto potete decidere se lasciare la marmellata a pezzi oppure frullarla col minipimer per avere una consistenza più omogenea.
Aggiungete ora lo zucchero e riportate la pentola sul fuoco per circa 15/20 minuti, mescolando con un cucchiaio di legno, finché la marmellata avrà raggiunto la giusta consistenza. Per controllare la cottura potete versarne un cucchiaio su un piattino inclinato: la marmellata deve restare ferma.
Distribuite la marmellata ancora calda nei vasetti precedentemente sterilizzati, chiudeteli e sigillateli. Per farlo io li metto sotto una coperta a testa in giù, finché la marmellata non è completamente raffreddata. In questo modo si creerà il sottovuoto: vedrete che la capsula si abbasserà.
A questo punto potete riporre in un luogo buio e fresco: potrete così gustare un po’ d’inverno anche d’estate.
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